Torna la Rimini-Parenzo, veleggiata solidale

Torna ad aprile la regata Rimini-Parenzo, una veleggiata già sperimentata in anni passati con la parola d’ordine Un Adriatico per tutti organizzata da Marinando, Marina di Rimini e Explora.  Per l’occasione Marinando scende in acqua con due equipaggi: uno composto da non vedenti e uno solo di donne.  La partecipazione è aperta a tutti e per i diportisti sarà anche l’occasione di conoscere da vicino le attività di vela per il sociale dell’associazione riminese già protagonista della Regata del sacchetto, la veleggiata solidale dove per vincere oltre che ai tempi conta anche la plastica recuperata dal mare.

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Ragazzi e ragazze del Mediterraneo in viaggio con The Boat Project

The Boat Project è un progetto nato in Francia che coinvolge associazioni di tutti i Paesi del Mediterraneo, per l’Italia  partner è La Nave di Carta aps, che nasce per iniziativa del Beit Project, un progetto europeo e mediterraneo lanciato a Parigi nel 2011 per promuovere dialogo e convivenza tra le cultureattraverso le azioni della scuola nomade che unisce le attività per la conoscenza sul patrimonio storico, materiale e immateriale,  alla lotta contro il razzismo, l’esclusione sociale e le discriminazioni.the-boat-tangeri

In questo ambito è partito a gennaio da Marsiglia il The Boat Project : 8 ragazzi e ragazze, provenienti da 6 paesi del Mediterraneo,  a bordo dell‘Elmo’s Fire, imbarcazione messa a disposizione da Giovanni Soldini, sotto il comando di Renato Frescou, renato-tibi navigheranno per sei mesi facendo tappa a Tangeri, Barcellona, Tunisi, Bastia e torneranno a Marsiglia alla fine di maggio.

Les Compagnons de la Mediterranée, questo il nome collettivo dell’equipaggio, durante le tappe, grazie a una rete di collaborazioni locali, organizzano laboratori con le scuole per conoscere l’idea del Mediterraneo che hanno i più giovani e per promuovere dialoghi internazionali tra le varie scuole.

A fine marzo sarà disponibile su tutte le piattaforme un’applicazione che consentirà di dialogare con Les Compagnons de la Med e di seguire, miglio dopo miglio, i loro viaggio. Gli istruttori della Nave di Carta hanno collaborato alla formazione nautica e didattica dei giovani marinai che nella prima tratta sono stati accompagnati dal presidente dell’associazione Marco Tibiletti.pranzo-a-bordo

Altri istruttori dell’associazione si alterneranno a bordo dell’Elmo’s nei prossimi mesi. Dopo questa prima navigazione nel Mediterraneo occidentale ci sarà, il prossimo anno, la tratta orientale: dall’Italia alla Grecia, passando per Cipro, Malta, Israele e Libano.

 

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La mia band suona il sbrock! E prepara un nuovo disco

A Frascati, nella Cooperativa Sociale Arcobaleno, socio UVS,  è periodo di grandi preparativi per i Ladri di Carrozzelle, storica band italiana di musica pop, rock e soprattutto sbrock! Una band dove la disabilità viene vissuta non come problema, ma come elemento da valorizzare con tanto lavoro, passione e impegno.

All’inizio del 34° anno di attività ininterrotta, i Ladri sono impegnati nella registrazione del nuovo disco di inediti che dovrebbe uscire ad agosto e presentato in anteprima al Festival del Giullare di Trani, un disco registrato al passo con i tempi, ogni componente della band, disabile e no, registra le sue parti a casa sua e vengono poi mixate insieme, risparmiando le energie e i costi legati agli spostamenti.

Anche quest’anno i Ladri sono i protagonisti musicali della trasmissione “O anche no” in onda su RAI3 tutte le domeniche mattine intorno alle 10.15 e in replica il lunedì sera sempre su RAI3 intorno all’una  con la sigla e una canzone a settimana. Gli ascolti in continua crescita fanno sperare che questo programma diventi un appuntamento fisso ancora per molti anni.

Sono riprese le prove per preparare al meglio gli impegni live che ripartiranno a primavera e prevedono concerti nelle scuole, teatri e piazze di tutta Italia con delle destinazioni veramente affascinanti come Vieste, Catania, Trieste, anche se la più attesa è quella nella quale incontreranno di nuovo gli amici di UVS.

Altre info le trovate sul sito www.ladri.com

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Il mare, nostra risorsa: contributi per un’ecologia integrale.

Si è tenuto a Roma il 18 febbraio scorso presso  l’Aula Magna «Giovanni Paolo II» della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma,  il secondo appuntamento del progetto di formazione ecologica Custodi del Giardino che è stato incentrato su Il mare, nostra risorsa. Ne hanno parlato Marco Marcelli, docente di oceanografia biologica e applicata all’Università degli Studi della Tuscia; Mauro Pandimiglio, presidente della Scuola di vela Mal di Mare; Angela Caponnetto, giornalista di Rai News 24; e Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana e vicepresidente dell’Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi. Cara a Papa Francesco che ne ha parlato nell’enciclica Laudato sì, l’ecologia integrale, cioè un approccio che comprende  l’ambiente naturale, la società e le sue culture, le istituzioni, l’economia con uno sguardo attento ai bisogni degli ultimi, è stata il filo conduttore degli interventi che hanno spaziato dalla biologia marina, alla pedagogia, alle migrazioni.  Nel suo saluto iniziale Mon. Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina ha detto: «Il mare evoca la bellezza, l’eternità, la vita. Nel mare tanta gente trova una risorsa preziosa per sperare in una esistenza gioiosa: dalla libertà al lavoro, dal turismo all’inclusione. Eppure, oggi il mare soffre: i disastri ambientali, le tragedie dei migranti e le sofferenze degli operatori marittimi ci colpiscono ogni giorno.  Con l’ecologia integrale invocata da Papa Francesco, abbiamo la possibilità di avviare processi decisivi per azioni che difendano e promuovano le vite legate al destino del mare»

Per chi non ha avuto modo di seguire l’incontro qui c’è il link Il mare, nostra risorsa

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A marzo gli Heroes tornano in mare

Tornano in mare a marzo i partecipanti al progetto Heroes, finanziato da Regione Liguria con fondi FSE, e realizzato da una rete di associazioni genovesi  tra le quali NonSoloVela, associazione UVS,  Yacht Club Italiano, Polisportiva Insieme per Sport, Club Alpino Italiano San Pier D’Arena in collaborazione con i servizi territoriali (CGM, ASl3 e 4, Servizi sociali del Comune di Genova, comunità e centri diurni residenziali del Terzo Settore).heroes-barca-1

Il progetto si è sviluppato su due direttrici, le navigazioni e il trekking alpino sia attraverso uscite giornaliere sia attraverso una settimana di navigazione tra le isole Egadi e una settimana di trekking in Alta Val di Susa.

Trentasei i giovani adulti partecipanti, in maggioranza pazienti psichiatrici medio lievi di età compresa tra i 18 e i 40 anni. I SeaRock, gente di mare e di roccia, a marzo faranno le ultime due uscite in mare insieme ai responsabili e agli operatori dei servizi pubblici territoriali. Al termine delle attività i risultati e le prospettive aperte da questo progetto saranno presentati in un seminario pubblico al quale parteciperà anche un membro del direttivo UVS.

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Marinai di terra: un equipaggio per il Pianeta

È rivolto a venti ragazzi e ragazze di età tra i 13 e i 17 anni, di cui 4 con disagio mentale, il progetto Marinai della Terra che l’associazione Un ponte nel vento aps ha messo a punto per gli adolescenti residenti nei comunic di Ischia (Porto d’Ischia, Casamicciola, Lacco Ameno, Forio, Serrara Fontana, Barano) e di Procida.

Saranno 18 mesi di attività che si svolgeranno sia a terra sia in barca: dai laboratori velici e di arte marinaresca, all’incontro con le professioni del mare, alla conoscenza dell’area marina protetta Regno di Nettuno che si estende attorno alle isole di Ischia, Procida e Vivara. Partiranno a breve le selezioni per partecipanti. Corsia preferenziale per i giovani segnalati dai Servizi Sociali, dalle parrocchie e dalle scuole per situazioni di povertà educativa e di disagio sociale.

ischia-marinai-di-terra«Questo progetto punta a rendere i giovani protagonisti del cambiamento della loro comunità attraverso lo sviluppo dell’interazione sociale e dell’educazione inclusiva», spiega Luisafrancesca Proto, presidente di Un Ponte nel Vento aps. «Il nome è una dichiarazione di intenti: portare sulla terraferma lo spirito marinaresco e i suoi valori di responsabilità, collaborazione e solidarietà La barca è il mezzo dove sperimentare relazioni vere e partire alla scoperta del proprio territorio e del suo mare. È in barca che si impara a essere un equipaggio capace di prendersi cura di sé, degli altri e del pianeta.»

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