Il mare, nostra risorsa: contributi per un’ecologia integrale.

Si è tenuto a Roma il 18 febbraio scorso presso  l’Aula Magna «Giovanni Paolo II» della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma,  il secondo appuntamento del progetto di formazione ecologica Custodi del Giardino che è stato incentrato su Il mare, nostra risorsa. Ne hanno parlato Marco Marcelli, docente di oceanografia biologica e applicata all’Università degli Studi della Tuscia; Mauro Pandimiglio, presidente della Scuola di vela Mal di Mare; Angela Caponnetto, giornalista di Rai News 24; e Maria Rosa Venturelli, missionaria comboniana e vicepresidente dell’Associazione Comboniana Servizio Emigranti e Profughi. Cara a Papa Francesco che ne ha parlato nell’enciclica Laudato sì, l’ecologia integrale, cioè un approccio che comprende  l’ambiente naturale, la società e le sue culture, le istituzioni, l’economia con uno sguardo attento ai bisogni degli ultimi, è stata il filo conduttore degli interventi che hanno spaziato dalla biologia marina, alla pedagogia, alle migrazioni.  Nel suo saluto iniziale Mon. Gianrico Ruzza, vescovo di Civitavecchia-Tarquinia e Porto-Santa Rufina ha detto: «Il mare evoca la bellezza, l’eternità, la vita. Nel mare tanta gente trova una risorsa preziosa per sperare in una esistenza gioiosa: dalla libertà al lavoro, dal turismo all’inclusione. Eppure, oggi il mare soffre: i disastri ambientali, le tragedie dei migranti e le sofferenze degli operatori marittimi ci colpiscono ogni giorno.  Con l’ecologia integrale invocata da Papa Francesco, abbiamo la possibilità di avviare processi decisivi per azioni che difendano e promuovano le vite legate al destino del mare»

Per chi non ha avuto modo di seguire l’incontro qui c’è il link Il mare, nostra risorsa

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