Il patrimonio marittimo salvato dai ragazzi
Si intitola Cantiere della memoria 5.0 il progetto avviato dalla Nave di Carta insieme all’Istituto Capelli-Sauro della Spezia. Una classe terza del liceo e una terza del Nautico, corso costruttori, da inizio anno lavorano insieme ai volontari dell’associazione per digitalizzare e rendere multimediale il piccolo museo dei maestri d’ascia e dei calafati fondato nel 2016 da Corrado Ricci e Jole Rosa che è entrato a far parte dei progetti permanenti dell’associazione spezzina. I ragazzi e le ragazze del Cappellini-Sauro, insieme a esperti del Cisita e di Sfelab, si stanno occupando della raccolta di documentazione, della catalogazione degli attrezzi e della realizzazione dell’audioguida del museo. Inoltre, a breve, inizieranno i lavori per il sistema multimediale del Cantiere della Memoria che farà, letteralmente, parlare gli oggetti. Il progetto è stato finanziato dal Ministero dei Beni Culturali (ora Ministero della Cultura) e rientra nel più ampio lavoro di recupero e valorizzazione del patrimonio marittimo materiale e immateriale avviato dalla Nave di Carta che nel 2018 ha realizzato insieme al Galata, all’Associazione Musei Marittimi del Mediterraneo e al Museo della Marineria di Cesenatico, il Museo Navigante, la rete dei musei del mare e della marineria d’Italia.