Giulia Civita Franceschi e la nave asilo Caracciolo

1913 – Giulia Civita Franceschi (1870-1957) prende la direzione della Nave Asilo Francesco Caracciolo, destinata al recupero dell’infanzia abbandonata e avvia un originale sistema educativo per il recupero e l’integrazione di minori a rischio devianza, basato non sui criteri della correzione ma sui principi dell’ educazione, che pone al centro i valori della dignità legata al lavoro, della solidarietà e degli affetti. Il “Sistema Civita” suscita l’attenzione degli studiosi e degli educatori più illuminati dell’epoca. Civita Franceschi, che sarà ricordata negli anni ssuccessivi come «la Montessori del mare» (Maria Montessori ebbe per lei parole di grande apprezzamento), fu estromessa dalla direzione nel 1928 dal regime fascista che inglobò Nave Caracciolo nell’Opera Nazionale Balilla, mettendo fine all’esperimento educativo non repressivo.